Esplora il Centro Storico di Avola!
Benvenuti ad Avola, città esagonale! Esplorate il centro storico e scoprite la sua bellezza unica.
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LA PIANTA DI AVOLA
Dai monti Iblei alla nuova città esagonale
Avola, dopo il catastrofico terremoto del 1693, venne trasferita dai monti Iblei in prossimità della costa. I marchesi di Avola, Giovanna e Nicolò Pignatelli Aragona Cortés, dimoranti a Madrid, inviarono da Palermo l’architetto fra’ Angelo Italia per progettare la nuova città. Nel feudo Mutubè, il 16 marzo 1693, il frate gesuita tracciò il perimetro esagonale del nuovo abitato, adottando i criteri geometrici rinascimentali espressi dal trattato di Architettura di Pietro Cataneo (1354).
Alla cinta muraria esagonale, con i baluardi agli angoli, l’architetto contrappose all’interno una struttura ortogonale con i due assi viari principali (cardo e decumano, ora Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele) che, intersecandosi, determinarono la croce, quale simbolo del cristianesimo, ma anche i quattro quartieri e, al centro dello spazio urbano, una piazza quadrata di oltre 8000 m².
- Piazza Umberto I (Area Principalis o Piazza Maggiore)
- Piazza Regina Elena (Area S. Antonii Abbatis)
- Piazza Vittorio Veneto (Area S. Antonii Patavini)
- Piazza Teatro (Area S. Venerae Patronae)
- Piazza Trieste (Area S. Joannis Baptistae)
Tale piazza, anticamente detta Area Principalis o Piazza Maggiore, dal 1900 è detta Piazza Umberto I. Altre quattro piazze conclusero le parti terminali della “croce” e, in corrispondenza delle mura, furono situate le porte della città. Si realizzò così, in età feudale, un piano urbano di alta concezione democratica, che consentì a tutti i cittadini, prescindendo dal loro stato sociale, di avere un affaccio su strade di pari ampiezza e dignità; al contempo si attuò la prevenzione antisismica perché le larghe strade, intese come vie di fuga, congiungevano in modo equidistante le simmetriche “aree”, mentre per quanto riguarda gli edifici, per lo stesso fine, era consentita la sopraelevazione di un solo piano.