Monumenti Religiosi

Intorno alla Piazza Maggiore o Area Principalis, ora Umberto I, si definirono dodici sottomoduli interrotti dalla congiunzione di due di essi per posizionare il principale spazio sacro: la Chiesa Madre. Con questa soluzione, la superficie della Piazza Maggiore rimase integra, a sottolineare la sua funzione di centro commerciale e sociale. La chiesa, concepita come elemento architettonico di maggiore rilievo della nuova città, per il posizionamento laterale non potrà far vivere pienamente i ritmi spaziali della facciata e dell’antistante sagrato, sottolineato da statue. La facciata a torre della Chiesa Madre di Avola, nell’ambito della ricostruzione post sismica delle città del Val di Noto, per la tempistica con cui fu progettata (1693-1696) è da considerare il prototipo delle facciate a torre delle chiese tardobarocche dell’area iblea. Le altre chiese vennero situate nelle piazze (“piani”) minori, adeguandosi agli spazi progettati geometricamente e simmetricamente in funzione di una diminuzione del rischio sismico e della difesa militare. Agli abitanti si deve la traslazione dei culti dell’antico sito: le strutture sacre furono riproposte con la medesima nomenclatura e priorità e i quattro quartieri della nuova città designati con il toponimo del santo venerato nella chiesa edificata in ciascuno di essi (S. Venera, S. Antonio di Padova, S. Antonio Abate e S. Giovanni). Ma l’ubicazione degli edifici religiosi non riuscì a riflettere gli ordinati ritmi spaziali della pianta: la chiesa di S. Antonio Abate fu posta fra le case a schiera del circuito poligonale dell’abitato, così come la piccola chiesa di S. Pietro attigua al palazzo Guttadauro; il monastero delle Benedettine con la Chiesa dell’Annunziata occupò l’intero modulo posto nell’angolo nord-ovest della planimetria; il convento dei Minori Osservanti con la Chiesa di Santa Maria di Gesù venne collocata sul confine della città nello slargo del baluardo NNE delle mura di fortificazione. Appena fuori dall’esagono, invece, venne costruito il Convento dei Cappuccini con l’annessa Chiesa della Santa Croce. Il barocco, acquietato da reminiscenze classiche, continua ad emergere nelle modanature delle finestre e dei portali settecenteschi sopravvissuti, nella facciata della SS. Annunziata, negli stucchi rococò della Cappella del SS. Sacramento, della Matrice e di S. Antonio Abate. A disegnare Avola è stato Angelo Italia; a dare forma alla città esagonale, la pietra.

Chiesa Madre S. Nicolò

Chiesa di S. Antonio Abate

Chiesa dell’Annunziata o Badia

Chiesa di S. Antonio da Padova

Chiesa di S. Venera

Chiesa di S. Giovanni Battista

Chiesa di Santa Maria di Gesù

Cripta ex Chiesa di S. Sebastiano

Chiesa della Santa Croce

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Benvenuti ad Avola, città esagonale! Esplorate il centro storico e scoprite la sua bellezza unica.

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