Chiesa di S. Antonio Abate

1702-1703; facciata 1798-1799

Aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 21:00

Telefono: 0931/831312

La presenza della Chiesa di S. Antonio Abate nel quartiere Troncello, posto nella parte bassa dell’antico abitato di Avola, è attestata dal 1498. Nella sacra struttura, dal 1612, si custodiva la statua lignea del Cristo alla Colonna portata in processione durante la “Settimana Santa”. Rimasta illesa nel terremoto del 1693, essa fu oggetto di donazioni da parte dei sopravvissuti. Nel 1702 la vendita degli ori donati permise di ricostruire la chiesa nel nuovo sito urbano, concepito con un impianto viario ortogonale concluso da sei lati.

L’edificio, inaugurato nel 1703 sul lato nord dell’attuale centro storico, prospiciente la piazza denominata di S. Antonio Abate (Piazza Regina Elena), diede nome anche ad uno dei quattro quartieri in cui fu suddivisa la città. A navata unica, sull’altare maggiore fu posta la grande tela raffigurante il santo titolare: il dipinto, datato 1713, risulta donato dai Cannamilari, lavoratori della canna da zucchero operanti in Avola dal ‘400 fino ai primi anni dell’800. Per la collocazione del Cristo alla Colonna nel 1773 fu commissionato a Catania, al magister Matteo Bonaventura, un altare in stile barocco realizzato con pregevolissimi marmi policromiLa chiesa fu decorata con stucchi in stile rococò attribuibili al palermitano Giovanni Barbiera.

Chiesa di S. Antonio Abate - Facciata
Marmi policromi dell'altare barocco

Sulla volta, all’interno degli ovali delimitati dagli ornati a stucco, si dipinsero, con tempere su intonaco “a secco”, opere di grande respiro compositivo e valenza cromatica attribuite all’artista Ermenegildo Martorana di Palermo (C. Siracusano). I dipinti rappresentano le allegorie della Carità e della Fede e, in posizione centrale, la Gloria di Maria con i santi Teresa d’Avila e Agostino. Allo stesso pittore si assegnano le opere parietali raffiguranti i Dottori della Chiesa e i quattro Evangelisti. Sulla parete sinistra della navata sono ritratti Sant’Agostino e San Gregorio Magno, a destra San Girolamo e Sant’Ambrogio; sulla parete semicircolare del catino absidale gli evangelisti Marco, Giovanni, Matteo e Luca.

Chiesa di S. Antonio Abate - Navata
Altare - Dettaglio

Negli anni 1798-1799, su disegno di Corrado Mazza, caput magistrorum di Noto, la facciata della chiesa fu riedificata con pronao fiancheggiato da quattro colonne aventi capitelli di gusto egizio a foglie lotiformi. In stile neoclassico e con motivi egizi è pure il magnifico altare maggiore in preziosa onice. In controfacciata, sulla cantoria, nel 1839 fu posto l’organo a canne costruito dai fratelli Platania di Acireale.

Legata alla chiesa di S. Antonio Abate è la processione del “Venerdì Santo” con i Misteri e il Cristo Morto, denominata Spina Santa. La prima attestazione di tale iniziativa risale al 1707: si svolse per volontà del dottore in legge Sebastiano Xenia con statue realizzate in Avola da Francesco Guarino, mediante il contributo «di tutto il Popolo». Attiguo alla chiesa era il Collegio di Maria: fondato nel 1791 da Clara Morale Sodaro (†1797) e concretizzatosi nel 1803 con i suoi lasciti, servì a promuovere nella città l’istruzione femminile.

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